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Risparmiare 3.000 euro al supermercato

venerdì 26 giugno 2015

Risparmiare al supermercato
Controllare le spese pazze al supermercato
In un precedente post ho elencato quali sono state le spese della mia famiglia durante il 2014 e, dopo gli esborsi per le automobili di cui ho parlato più approfonditamente in ben due articoli, il costo maggiore è rappresentato dall'acquisto di tutti quei beni di prima necessità quali cibi, prodotti per la pulizia della casa, per l'igiene personale e tutto ciò che si acquista normalmente nei mercati e nei supermercati (esclusi medicinali, abbigliamento e prodotti destinati ad essere regalati, che ho scorporato in una sezione a parte).
Andiamo ora a vedere quali strategie è possibile mettere in atto per risparmiare al supermercato e far sì che questa importante voce di spesa diventi sempre meno onerosa per le nostre tasche.

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Spesa, quanto mi fai spendere?

Come ormai avrete capito, il punto di partenza di ogni mio post è sempre la domanda sul reale costo medio dell'argomento trattato: in questo caso, quanto spendiamo in media per fare la spesa per i generi di prima necessità?

Ebbene, ovviamente la risposta non può essere univoca ed essere uguale per tutti, però viene in nostro aiuto Altroconsumo, che ha effettuato una ricerca in 61 città italiane arrivando alla conclusione che al supermercato lasciamo circa il 20% della nostra spesa annua pari a - in media - 6.372 euro. Questo significa spendere circa 531 euro al mese, ovvero 122 euro a settimana.

Noi personalmente nel 2014 abbiamo speso 1.637 euro, cioè 134 euro al mese; in parole povere, facciamo la spesa in media con 31,50 euro a settimana.
Tuttavia il nostro nucleo famigliare è composto per ora da sole due persone, per cui potrei ipotizzare una spesa raddoppiata, quindi 3.275 euro se fossimo quattro persone: sono 273 euro al mese e 63 euro a settimana.

Facendo un conto veloce (l'ultimo, ve lo giuro!) vedo che il risparmio annuo sarebbe di oltre 3.100 euro, circa 258 al mese e 60 a settimana.
Come è possibile ciò? Voi spendete di più o di meno? (Spero per voi di meno)
Non ho idea di quanto voi spendiate, ma quello che posso fare è semplicemente condividere con voi alcune strategie che sfrutto per risparmiare il più possibile.

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Non comprare tutto ciò che ti viene in mente

Innanzitutto, facile a dirsi, forse più difficile da farsi, dobbiamo abituarci a comprare solo lo stretto necessario per la settimana. È facile lasciarsi abbindolare dalla pubblicità e dal marketing e acquistare l'ultimo ritrovato in termini di pulizia per la casa (che costa il triplo del prodotto che acquistiamo abitualmente), ma se la vostra casa è sempre stata pulita, sappiate che di quel prodotto non avete bisogno.
Per aiutarvi fate sempre la lista dei prodotti da acquistare e attenetevi strettamente ad essa, così non comprerete cose inutili solo a causa di un impulso momentaneo.

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Occhio alla marca

In secondo luogo, difficilmente acquisto prodotti di marca e solo in qualche particolare eccezione dove un prodotto di marca non pubblicizzata oppure con il marcio commerciale del supermercato non è disponibile oppure è di qualità non soddisfacente (ovviamente il concetto di qualità è alquanto soggettivo, ma molti prodotti non di marca sono più che buoni). Un prodotto con il logo del supermercato permette di risparmiare anche il 30-40% rispetto ad un omologo di marca, mentre le sotto marche cosiddetto "primo prezzo") anche il 50-60%. Bisogna considerare che spesso gli ingredienti sono gli stessi e nella maggior parte dei casi anche gli stabilimenti di produzione sono i medesimi.
La questione è il tanto inflazionato "rapporto qualità/prezzo": se durante il periodo natalizio trovo in panettone a 3 euro, mentre quello di marca è "un po' più buono" a 8 euro, quel po' di più vale ben 5 euro di differenza?
Bisogna considerare che oramai i controlli sulla qualità dei prodotti li fanno ovunque, ci sono delle leggi comunitarie da rispettare e chi li vuole eludere lo fa indipendentemente dal fatto che confezioni un prodotto di marca o meno. La differenza di prezzo è data in gran parte dal marketing, dalla pubblicità, dal packaging e da tutte quelle operazioni che ci rendono consumisti, più che alla qualità degli ingredienti utilizzati.


Sconti, offerte, coupon

In terzo luogo, occhio alle offerte. Il che non deve tradursi nel tranello di comprare qualsiasi cosa vi sia in offerta, altrimenti si finisce con lo spendere di più; semplicemente si tratta di acquistare un determinato prodotto solo se serve davvero, facendone però scorta dato il suo prezzo inferiore a quello normale.
Se frequentate abitualmente lo stesso punto vendita, sfruttate qualsiasi buono sconto che potete trovare in rete oppure che vi fornisce il supermercato (o il negozio) stesso (ad esempio, un buono pari al 25% della spesa sulla carne da usare nelle prossima spesa e su qualsiasi prodotto).
Alcune marche mettono periodicamente in atto delle promozioni per cui restituiscono in tutto o in parte il costo del prodotto in buoni spesa o in buoni benzina: l'anno scorso abbiamo acquistato una marca di dentifrici e per ogni 10 euro è arrivato a casa un buono spesa, sempre da 10 euro da spendere in determinati supermercati, valido su tutta la spesa.
Infine, in rete vi sono numerosi siti che pubblicano i buoni sconto dei produttori o dei distributori oppure informano riguardo alle promozioni in corso nei diversi punti vendita.


Valutate tutte le alternative: i volantini dei supermercati

Quanti negozi, mercati e supermercati avete in un raggio di poche centinaia di metri da casa vostra? Molti, immagino, soprattutto se abitate in città.
E scommetto che molti di voi ne frequentano pochi o, addirittura, uno solo.
Sbagliato! Anch'io facevo così, poi ho iniziato a sfogliare i volantini dei diversi supermercati (si possono trovare comodamente on-line tutti quelli di cui si ha bisogno) ed ho scoperto che i vari punti vendita si fanno una concorrenza paurosa e mettono decine, centinaia di prodotti in offerta ogni settimana. Ho capito che avrei potuto andare una volta qui, fra sette giorni lì, in base alla convenienza dei prodotti in offerta da acquistare.
Il risparmio è notevole, ovviamente la regola è sempre la stessa e non mi stancherò di ripeterla: comprare solo il necessario e non il superfluo "perchè tanto è in offerta e costa poco".
Attenzione a non cadere nell'errore di acquistare due-tre prodotto in un luogo, poi spostarsi con la macchina nel punto vendita successivo e acquistare altri tre-quattro prodotti e così via: rischierete che il costo del carburante della vostra auto faccia svanire tutta la convenienza dei prodotti scontati. Deve valerne davvero la pena!


No ai sacchetti

Un altro facile modo per risparmiare è quello di non acquistare mai le buste del supermercato; piuttosto acquistate alcune resistenti buste riutilizzabili che potrete usare per una vita intera.


Quando andare a fare la spesa?

Se possibile, compatibilmente con i vostri orari, andate al supermercato a stomaco pieno, perchè la fame è cattiva consigliera e può spingervi ad acquistare cibi che non vi sareste portati a casa se foste stati sazi.
Inoltre, se riuscite, andate verso l'orario di chiusura: quando manca un'ora o mezz'ora alla chiusura spesso i prodotti deperibili (come la carne o il pesce) sono offerti a prezzi scontati per non lasciarli invenduti.


Scadenza sì, scadenza no

Alcuni prodotti, anche se oltre la data di scadenza, sono ancora commestibili. soprattutto i prodotti secchi (come i biscotti e la pasta). Per quanto riguarda i prodotti freschi (latte e derivati, carne, pesce, etc.) bisogna valutare caso per caso, ma in generale se il prodotto non genera cattivo odore e se non presenta un aspetto alterato è tranquillamente mangiabile.
Un trucco che utilizzo per evitare di far scadere i cibi è quello di segnarmi su un foglio tutti i prodotti che metto nel frigo con la relativa data di scadenza: in questo modo è impossibile dimenticarsene uno perchè è finito in fondo al ripiano, nascosto da altri cibi.


A mali estremi...

Se proprio non riuscite a mettere in pratica questi consigli e ogni volta vi ritrovate ad aver acquistato prodotti di cui potevate fare a meno, adoperate un rimedio estremo, ma assolutamente efficace: se solitamente spendete ad esempio 60 euro per la spesa settimanale, provate ad uscire con soli 50 euro nel portafogli, così da obbligarvi a farveli bastare. Vedrete che, costretti a rispettare la cifra stabilita, con un po' di impegno e molto ingegno riuscirete a trovare prodotti più convenienti oppure a non acquistare cose che, in fondo, sono pressochè inutili.


Facciamo attenzione al prezzo unitario

Non bisogna farsi però ingannare dal prezzo pubblicizzato (magari in promozione), ma bisogna fare attenzione al prezzo al chilo (o al litro, o al metro...). Molto spesso un prodotto in offerta è comunque più costoso di altri prodotti, magari non di marca, che in offerta non sono. Come se ciò non bastasse, ho notato come molto spesso le confezioni "formato famiglia" costino di più, per unità di misura, rispetto alla confezioni più piccole o monoporzione, mentre noi siamo convinti (almeno, io lo ero!) del contrario.
Ah, un piccolo consiglio pratico: se avete problemi di vista non scordate mai gli occhiali, perchè spesso le informazioni più utili in questo sono scritte ovviamente il più piccolo possibile.


Prepararsi il cibo da sè

In conseguenza del paragrafo precedente, vanno sicuramente evitati tutti i prodotti già confezionati, già tagliati, già frullati. Se desiderate un frullato di frutta, prendete le banane, le fragole o ciò che più gradite e mettetele nel frullatore; se volete l'insalata compratela sfusa a un euro al chilo, lavatela, tagliatela e mettetela nell'insalatiera.
Ad esempio, l'altro giorno mi sono accorto che mentre la rucola sfusa viene venduta a circa un euro o un euro e mezzo al chilo, la rucola imbustata, già lavata e impacchettata costa sì un euro, ma per 200 gr. di prodotto! Il costo finale sarà di 5 euro al chilo, cinque volte di più! Siamo sicuri che quel minuto che serve per pulire la rucola valga così tanto?
Stessa cosa le erbe aromatiche. Una piantina che vi dura una stagione intera può costare anche solo un euro, durante la primavera ogni punto vendita è pieno di queste offerte. Provate a verificare con i vostri occhi il prezzo che dovreste pagare per due foglioline di alloro oppure per una paio di rametti di rosmarino...
Per non parlare del trito per il soffritto: quanto costa un chilo di cipolle o di sedano? Pochissimo. Quando ho scoperto che i soffritti già tagliati e già surgelati costano intorno ai 6 euro al chilo, ho imparato a prendere una carota, una cipolla e un gambo di sedano e con forse un euro riempio numerose confezioni di soffritto congelato che avevo comprato e ora riutilizzo a questo scopo.


Conclusioni

Personalmente penso che il nostro sia già un buon risultato, vedo difficile spendere meno di 1.637 euro all'anno senza adottare alcune azioni fondamentali (tipo avere un orto...), ma sicuramente c'è del margine di miglioramento. Sono convinto che il massimo risparmio stia nella produzione in proprio dei cibi. L'obiettivo per questo 2015 potrebbe essere quello di produrre in modo maggiore il pane, la basta, i biscotti (tutti prodotti che costano due o tre euro al chilo, mentre la farina e la corrente elettrica per cuocere non costano così tanto, ma probabilmente farò in futuro un articolo in merito).

Di sicuro, mettendo in pratica ove possibile i consigli di cui sopra e risparmiando anche solo il 20% della spesa media calcolata da Altroconsumo, si riuscirebbero a risparmiare ogni anno 1.275 euro solo facendo più attenzione nell'approvvigionare di cibo la nostra famiglia, praticamente uno stipendio all'anno.
Io ne ho risparmiati 3.000, sono sicuro che molti di voi potranno battermi!


P.S.: aggiungo una nota un po' crudele, ma è la verità: fate il possibile per non portare i bambini con voi a fare la spesa. Io non ho figlio, ma un paio di volte mi è capitato di portare dei cuginetti ed è stato un'esperienza impagabile: non lo farò mai più! Noi tutti amiamo i bambini, però loro - data la tenera età - tendono a essere molto egocentrici e se vedono qualcosa che vogliono continuano a lamentarsi finchè non la ottengono, con il risultato che noi adulti, buoni e dal cuore tenero, cediamo e gli compriamo un sacco di cose inutili, che sappiano non gli daranno la felicità, ma che servono solo a placarli al momento (e oltretutto spesso sono dannose per la salute come il cibo-spazzatura).




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